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Omega-3 ed omega-6: per il muscolo sono quasi ormoni

Un nuovo studio rivela che gli acidi grassi essenziali nella dieta possono giocare un ruolo nella regolazione della secrezione proteica nei muscoli, cambiando il modo in cui i geni associati all’atto di secrezione. Lo studio è stato pubblicato prima della stampa su Physiological Genomics. L’acido alfa-linolenico (ALA) e l’acido linoleico (LA) sono grassi essenziali vegetali – chiamati acidi grassi polinsaturi (PUFA) – che gli esseri umani consumano attraverso la dieta. ALA è un acido grasso omega-3; LA è un acido grasso omega-6. Gli acidi grassi omega-3 e omega-6 hanno dimostrato di essere benefici per la salute del cervello e ridurre il rischio di infiammazione e malattie cardiache. Precedenti studi hanno dimostrato che le proteine ​​secrete dai muscoli (secretoma del muscolo scheletrico) aiutano a regolare la segnalazione di attività metaboliche come la formazione di fibre muscolari e la funzione delle cellule beta produttrici di insulina nel pancreas. Questa precedente ricerca suggerisce che l’obesità e la resistenza all’insulina – un’incapacità del corpo di rispondere adeguatamente all’insulina – cambia il secretoma del muscolo scheletrico.

Un team di ricerca dell’Università di Guelph in Ontario, Canada, ha studiato come il consumo regolare di grassi essenziali regola il modo in cui i geni utilizzano le informazioni (espressione genica) associate al secretoma del muscolo scheletrico. I ricercatori hanno studiato i livelli di glucosio e preso campioni da muscoli e RNA – un catena molecolare che utilizza informazioni genetiche dal DNA per produrre proteine ​​nelle cellule – da quattro gruppi di ratti:

  • un gruppo magro ha mangiato una dieta normale (“magro”),
  • un gruppo obeso ha mangiato cibo integrato con ALA (“ALA”),
  • un gruppo obeso ha mangiato cibo integrato con LA (“LA”), e
  • un gruppo di controllo obeso ha mangiato una dieta normale (“controllo obeso”).

Dopo 12 settimane sulle rispettive diete, sia i gruppi ALA che LA presentavano livelli glicemici più bassi e una migliore tolleranza al glucosio rispetto al gruppo di controllo obeso. Questi fattori sono migliorati maggiormente nel gruppo ALA rispetto a quello di Los Angeles.

Circa 130 geni sono stati espressi in modo differenziale (tasso di scoperta falsa = 0,05) nei ratti obesi rispetto ai controlli magri. L’espressione di 15 geni che codificano per proteine ​​secrete è stata regolata in modo diverso nei controlli obesi, nei ratti con ALA supplementati e obesi e obesi rispetto ai controlli di lean. Cinque proteine ​​secrete (Col3a1, Col15a1, PDGF-d, Lyz2 e Angptl4) erano differenzialmente regolate da LA e ALA. In particolare, la supplementazione di ALA ha ridotto l’espressione del gene ANGPTL4 rispetto ai ratti di controllo obesi e a quelli con l’aggiunta di LA e ha ridotto le concentrazioni sieriche di ANGPTL4 circolanti. I ricercatori hanno spiegato come questi risultati suggeriscono che LA e ALA possano regolare differenzialmente il secretoma del muscolo scheletrico e che l’aggiunta di acidi poli-insaturi altera ulteriormente l’espressione genica. Le loro scoperte sulla relazione tra obesità e secretoma muscolare scheletrico aggiungono informazioni preziose a un’area di indagine relativamente poco studiata.

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Rajna A et al., Mutch DM. Physiol Genomics. 2018 May 4.

Markworth JF et al. Prostagl Leukot Essent Fatty Acids 2018; 128:74-86.

Wolf C, Ulbrich SE et al. Meat Sci. 2018 Mar; 137:106-113.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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