giovedì, Gennaio 2, 2025

Restrizione calorica mediata dagli acidi biliari: il bypass metabolico che promette effetti anti-invecchiamento

La restrizione calorica (CAR) è un intervento dietetico non...

Mangiare biologico: serve davvero a rimanere in salute ed evitare malattie?

Introduzione Nel XX secolo, la Rivoluzione verde ha aumentato la...

Pesticidi come fattori di rischio per l’artrite reumatoide: e se c’è la sigaretta di mezzo il rischio diventa netto

L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune sistemica associata a...

Malattie rare del tessuto connettivo e del sistema articolare

Le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo comprendono un gruppo di malattie infiammatorie sistemiche che si caratterizzano per il coinvolgimento del tessuto connettivo

Il loro interessamento si estende quindi, oltre che ai muscoli e allo scheletro anche ad altri organi dove il connettivo è presente, cioè cute, cuore, polmoni, rene, vasi sanguigni, etc. Solo alcune di esse sono da considerarsi rare (alcuni esempi sono citati in tabella, vedi dopo), mentre altre (come l’artrosi, malattia di tipo degenerativo, oppure l’artrite reumatoide, la spondiloartrite, eccetera) sono relativamente più frequenti nella popolazione generale.

Le malattie rare del tessuto connettivo possono colpire qualunque età, anche se esordiscono più spesso in donne giovani o oltre i 60 anni d’età. Hanno un decorso cronico e spesso invalidante, quindi è importante una diagnosi precoce allo scopo di intraprendere una terapia che possa modificare l’andamento della malattia. La causa non è ancora nota e non è stato possibile stabilire un preciso modello di trasmissione ereditaria. È nota invece la particolare tendenza di tali malattie a concentrarsi all’interno di un nucleo familiare anche se con una certa variabilità.

Le malattie rare del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo attualmente tutelate dal DM 279/2001 “Regolamento di istituzione della rete nazionale delle malattie rare e di esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni sanitarie” sono:

MALATTIACODICE d’ESENZIONE
DERMATOMIOSITERM0010
POLIMIOSITERM0020
CONNETTIVITE MISTARM0030
CONNETTIVITI INDIFFERENZIATERMG010
FASCITE EOSINOFILARM0040
FASCITE DIFFUSARM0050
POLICONDRITERM0060

Per tali malattie rare, sono stati pertanto identificati sul territorio nazionale dei centri clinici per la prevenzione, sorveglianza, diagnosi e terapia. Consulta l’elenco completo dei centri clinici nel sito del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità.

Per le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, si parla di eredità multifattoriale intendendo l’interazione tra suscettibilità genetica ad ammalare, in presenza di uno o più agenti esterni (infezione virale, fattori ambientali) e di una attivazione anormale del sistema immunitario. Informazioni sulle dermatomiositi possono essere trovate nella sezione AUTOIMMUNITA’ della voce MALATTIE di questo sito (in alto a destra)

Il sistema di istocompatibilità è l’insieme di proteine della membrana cellulare coinvolte nel riconoscimento delle cellule del nostro organismo nel corso di una reazione immunitaria ed è importante nella tolleranza e nel rigetto dei trapianti. L’espressione di queste proteine è regolata da un complesso di geni denominato complesso maggiore d’istocompatibilità (MHC).

Ciò premesso, va detto che il sistema maggiore d’istocompatibilità (HLA) è stato ampiamente studiato nei soggetti affetti dalle patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, evidenziando una forte associazione con alcune di esse come la spondilite anchilosante (HLA B27) o l’artrite reumatoide (HLA DR4).

Malgrado non ancora del tutto compreso, il meccanismo che conduce ad un danno del connettivo consiste in una esagerata risposta immune nei confronti di antigeni espressi dal tessuto stesso (principio su cui si basa il concetto di autoimmunità o di malattia autoimmune). Gli attori di tale reazione immune sono cellule del sistema immunitario (linfociti T specifici autoreattivi) e una serie di sostanze come anticorpi, citochine (ad esempio, interleuchina 1 e interleuchina 6, TNF-alfa, diverse proteine infiammatorie, eccetera), che perpetuano e amplificano nel tempo la lesione infiammatoria del tessuto colpito.

Il dolore è il sintomo prevalente che accomuna l’intero gruppo di patologie ed ha localizzazione articolare (artralgia) e/o muscolare (mialgia). A questo può associarsi una sintomatologia aspecifica come febbre, anemia, malessere, stanchezza marcata, o più specifica legata alla singola malattia, si vedano ad esempio le lesioni cutanee, le contrazioni muscolari, i disturbi della deglutizione della dermatomiosite o della fascite. La diagnosi si basa su un accurato esame clinico e si avvale di indagini di laboratorio specifiche e di una diagnostica strumentale complessa (ecografia, TC e risonanza magnetica).

La terapia è farmacologica, s’impiegano abitualmente anti-infiammatori, immuno-modulatori, farmaci biologici (anti-TNF alfa come il rituximab o l’etanercept) che agiscono bloccando in origine il danno infiammatorio. Molto importante la riabilitazione che assume un particolare rilievo per la prevenzione secondaria della malattia riducendo il grado di disabilità. La ricerca scientifica è ampiamente indirizzata verso lo studio dei meccanismi che causano tali patologie, nel tentativo di identificare sempre più specifiche molecole bersaglio.

Maggiori informazioni sulle malattie del connettivo di origine autoimmune possono essere trovate nella sezione AUTOIMMUNITA’ o cercando nell’archivio del sito (ricerca per parola chiave casella in alto a destra).

Latest

Mangiare biologico: serve davvero a rimanere in salute ed evitare malattie?

Introduzione Nel XX secolo, la Rivoluzione verde ha aumentato la...

Pesticidi come fattori di rischio per l’artrite reumatoide: e se c’è la sigaretta di mezzo il rischio diventa netto

L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune sistemica associata a...

Newsletter

Don't miss

Mangiare biologico: serve davvero a rimanere in salute ed evitare malattie?

Introduzione Nel XX secolo, la Rivoluzione verde ha aumentato la...

Pesticidi come fattori di rischio per l’artrite reumatoide: e se c’è la sigaretta di mezzo il rischio diventa netto

L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune sistemica associata a...

Levodopa: the drug of choice for Parkinson’s that has little-known and exploitable background

L-DOPA, or levodopa, is an amino acid precursor of...
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

La disbiosi intestinale: cosa e come succede che il microbiota diventa fonte di salute o malattia?

Background Il microbiota intestinale si riferisce al vasto numero di comunità microbiche nel nel nostro intestino. La disbiosi intestinale si riferisce a uno squilibrio nella...

Imlunestrant: anticancro mammario biodisponibile per le forme HER2-negative

Secondo i risultati dello studio clinico di fase III EMBER-3 presentato questa settimana al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS), il degradatore selettivo (SERD)...

Lo scheletro: non solo di sostegno, è un vero e proprio organo endocrino

Lo scheletro è spesso visto come un tessuto inerte, ma questa percezione è completamente sbagliata. Infatti, lo scheletro viene costantemente rimodellato: i vecchi frammenti...

Questo si chiuderà in 20 secondi