mercoledì, Gennaio 22, 2025

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Il rischio del tumore polmonare legato allo stile alimentare: le ultime evidenze

Il cancro al polmone rimane una delle principali cause di mortalità per cancro in tutto il mondo, con il fumo che rappresenta il principale fattore di rischio. Sebbene la prevalenza del fumo sia diminuita, i non fumatori stanno assistendo ad un aumento dell’incidenza del cancro ai polmoni. Verdura, frutta, noci, acidi grassi polinsaturi e pesce possono ridurre notevolmente il rischio di cancro ai polmoni, mentre le carni rosse e lavorate aumentano il rischio. L’epidemiologia nutrizionale è passata alla valutazione degli effetti di diete diverse su malattie croniche come il cancro per migliorare la comprensione dell’influenza dei modelli alimentari. Le diete sane, come la dieta mediterranea, riducono al minimo il rischio di cancro ai polmoni, mentre la dieta occidentale ha gli effetti opposti. Ulteriori ricerche sulla modifica della dieta del cancro del polmone potrebbero aiutare a sviluppare interventi per migliorare l’assistenza medica e ridurre l’onere sanitario. Un’ultima recensione ha analizzato l’influenza della dieta sul rischio di sviluppare il tumore al polmone.

Inizialmente sono stati identificati 1.048 articoli, di cui 12 studi, inclusi rispettivamente otto e quattro studi caso-controllo e di coorte, sono stati selezionati per la meta-analisi. Gli studi caso-controllo includevano 6.011 casi e 8.263 controlli; sette studi erano condotti in ambito ospedaliero e uno era basato sulla popolazione. Gli studi di coorte includevano 505.665 individui, di cui a 3.638 era stato diagnosticato un cancro ai polmoni. Il questionario sulla frequenza alimentare (FFQ) è stato utilizzato per la valutazione della dieta in tutti gli studi inclusi. Dei 12 studi inclusi, uno ha utilizzato l’analisi dei cluster per determinare le diete basate sui dati, mentre 11 hanno utilizzato l’analisi delle componenti principali (PCA). Sono state individuate due diete, ovvero “sana/prudente” e occidentale/carne”; la dieta occidentale era caratterizzata da un maggiore consumo di carne rossa e lavorata, uova, cereali raffinati e dolci, mentre la dieta sana prevedeva un maggiore carico di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e pollame.

Non c’erano prove di bias di pubblicazione negli studi inclusi che consideravano le informazioni raccolte e la simmetria del grafico a imbuto per le diete; tuttavia, il test di Begg ha indicato bias di pubblicazione tra gli studi di coorte per la dieta sana con significatività statistica. L’aderenza alla dieta occidentale ha aumentato significativamente il rischio di cancro ai polmoni, mentre quella di una dieta sana ha ridotto il rischio. La relazione tra le diete e il rischio di cancro polmonare era lineare; tuttavia, la relazione era diretta ma non significativa per la dieta occidentale e inversa e significativa per la dieta sana. Inoltre, la dieta occidentale aumentava significativamente il rischio di cancro ai polmoni tra gli attuali fumatori (sette individui) e gli ex fumatori (quattro individui), mentre una dieta sana conferiva protezione agli attuali fumatori (otto individui) e agli ex fumatori (quattro individui). Tuttavia, nessuna delle diete ha esercitato effetti significativi sui non fumatori. L’analisi di sensibilità ha prodotto risultati simili a quelli dell’analisi primaria.

Gli alti livelli di ferro eme e grassi saturi nelle carni rosse e lavorate aumentano il rischio di cancro polmonare causando danni al DNA. La dieta occidentale, che comprende cereali raffinati, riduce l’assunzione di fibre, che possono prevenire lo sviluppo del cancro ai polmoni. Al contrario, una dieta sana ricca di fibre e antiossidanti (carotenoidi, polifenoli e flavonoidi) e composti antinfiammatori riduce lo stress ossidativo e inibisce la cancerogenesi. Esistono, invero, già dati dagli anni ’80 dove c’è una correlazione positiva di protezione preventiva dei carotenoidi (beta-carotene e soprattutto il licopene dei pomodori) sulla cancerogenesi del polmone indotta da vari cancerogeni. Nel complesso, i risultati dello studio hanno evidenziato l’influenza delle diete occidentali e sane sul rischio di cancro polmonare, in particolare tra i fumatori attuali ed ex. La dieta occidentale è stata collegata ad un aumento del 39% del rischio di cancro ai polmoni, mentre la dieta sana ha portato ad una riduzione del 35%.

Sono necessarie ulteriori ricerche, inclusi studi prospettici con campioni di dimensioni più ampie e popolazioni diverse riguardanti età, sesso, etnia e diversi tipi istologici di cancro polmonare, per comprendere le interazioni della dieta con i microbi intestinali e i polimorfismi genetici associati al rischio di cancro polmonare.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Fabiani R; LaPorta G et al. Nutrients 2023 Oct;

Terao J. Food Funct. 2023 Aug 29; 14(17):7799-24.

Ding Y, Hou R, Yu J et al. Nutrients. 2023; 15(3):491.

Porro C et al. Life (Basel). 2022 Feb 12; 12(2):270.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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