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L’emergenza internazionale della febbre dengue: e la corsa ai nuovi vaccini prosegue

La dengue è una malattia trasmessa da vettori attraverso la puntura di una zanzara infetta. La dengue grave è una complicanza potenzialmente letale che può svilupparsi a seguito di infezioni da dengue. La causa è un Flavivirus, che provoca forti dolori muscolari e ossei, dolore agli occhi, nausea ed eruzioni cutanee con febbre. Si stima che ogni anno nel mondo si contano oltre 100-400 milioni di casi di dengue e che 3,8 miliardi di persone vivono in paesi endemici, la maggior parte dei quali si trova in Asia, Africa e nelle Americhe. Il maggior numero di casi di dengue segnalati si è verificato nel 2023, con la regione delle Americhe dell’OMS che ha segnalato 4,5 milioni di casi e 2.300 decessi.

Solo in Brasile la febbre Dengue ha superato la soglia dei 3 milioni di casi nel 2024, quasi il doppio del numero registrato nell’intero 2023. È probabile che i casi di dengue aumentino e si espandano geograficamente anche a causa dei cambiamenti climatici e dell’urbanizzazione. La malattia è presente anche in Italia ed è per lo più dovuta ad importazione da viaggi all’estero. Nel 2023 ci sono stati 280 casi confermati, senza nessun decesso. Dal 1 gennaio al 13 maggio di quest’anno, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 197 casi confermati di Dengue (tutti associati ancora a viaggi all’estero). La malattia può risolversi bene ma è necessario ricordare che non ha farmaci dedicati.

Lo scorso 10 maggio un nuovo vaccino contro la dengue ha ricevuto la prequalificazione dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. TAK-003 è il secondo vaccino contro la febbre dengue ad essere prequalificato dall’OMS. Sviluppato da Takeda, è un vaccino vivo attenuato contenente versioni indebolite dei quattro sierotipi del virus che causano la malattia. L’OMS raccomanda l’uso di TAK-003 nei bambini di età compresa tra 6 e 16 anni in ambienti con elevato carico di dengue e intensità di trasmissione. Il vaccino deve essere somministrato secondo uno schema a 2 dosi con un intervallo di 3 mesi tra le dosi. L’elenco di prequalificazione dell’OMS comprende anche il vaccino CYD-TDV (Dengvaxia) contro la dengue sviluppato da Sanofi Pasteur.

La febbre denge non deve essere presa sottobraccio e non è nemmeno un problema banale di sanità pubblica. Se si considerano i numeri epidemiologici e sposti sopra, i cambiamenti climatici globali e le assenze di farmaci ufficiali per contrastarla, si può capire che non è un problema marginale. Questo se si escludono i costanti spostamenti quotidiani intercontinentali dettati dalla globalizzazione e i tassi di immigrazione (di qualunque origine) che possono favorire la trasmissione del vettore. E se ciò non cambierà, le previsioni degli esperti sono tutt’altro che rosee.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Thoresen D et al. J Virol. 2024 May 14; 98(5):e0023924.

Frazer JL, Norton R. J Med Microbiol. 2024 May; 73(5).

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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