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Crinicerfont: il nuovo farmaco che può correggere l’insufficienza surrenalica negli adulti e anche nei bambini

Le persone nate con la forma comune di iperplasia surrenale congenita (CAH) mancano di un enzima nelle ghiandole surrenali necessario per produrre gli ormoni cortisolo e aldorsterone, che sono coinvolti nella risposta del corpo allo stress e nella regolazione della pressione sanguigna. Le ghiandole surrenali dei bambini affetti da questa rara condizione reindirizzano la produzione ormonale verso gli androgeni in eccesso, che tendono a farli maturare precocemente e a soffrire di bassa statura e infertilità da adulti. A peggiorare le cose, un virus gastrico di routine può mandare i pazienti con CAH in quella che è nota come crisi surrenale, causando shock se non trattato immediatamente. La terapia di riferimento per bambini e adulti sono i corticosteroidi ad alte dosi, che comportano una serie di effetti collaterali, tra cui aumento di peso, osteoporosi, diabete ed eventualmente disfunzione cognitiva.

Uno studio, condotto da Richard Auchus, MD, PhD, del Dipartimento di farmacologia e medicina interna della UM Medical School e dai ricercatori del CAHtalyst Adult Trial, fornisce prove evidenti di un composto efficace, crinecerfont, che potrebbe consentire alle persone con CAH di ridurre la dose dei corticosteroidi sostitutivi. Pubblicato sul New England Journal of Medicine, lo studio ha randomizzato adulti affetti da CAH a prendere crinecerfont o un placebo insieme al normale regime di corticosteroidi. È stato condotto uno studio parallelo su bambini affetti da CAH pubblicato su un documento correlato. Un totale di 103 partecipanti sono stati sottoposti a randomizzazione, di cui 69 sono stati assegnati al gruppo crinecerfont e 34 al gruppo placebo; 100 (97%) sono rimasti nello studio dopo 28 settimane. Al basale, la dose media di glucocorticoidi era di 16,4 mg per metro quadrato al giorno e il livello medio di androstenedione era di 15 nmol/litro.

 Dopo 4 settimane, il livello di androstenedione era sostanzialmente ridotto nel gruppo crinecerfont ma aumentato nel gruppo placebo. Il valore medio osservato di androstenedione, ottenuto prima della dose mattutina di glucocorticoidi, era di 208 ng per decilitro nel gruppo crinecerfont, rispetto a 545 ng per decilitro nel gruppo placebo. Alla settimana 28, la dose media di glucocorticoidi era diminuita (mentre veniva mantenuto il controllo dell’androstenedione) del 18% con crinecerfont ma era aumentata del 5,6% con placebo (p<0,001). Mal di testa, febbre e vomito sono stati gli eventi avversi più comuni. In questo studio di fase 3, crinecerfont si è rivelato superiore al placebo nel ridurre i livelli elevati di androstenedione nei partecipanti pediatrici con CAH; ed è stato anche associato a una diminuzione della dose di glucocorticoidi da livelli sovrafisiologici a livelli fisiologici mentre veniva mantenuto il controllo dell’androstenedione.

Questi dati permetteranno ai clinici di studiare le dosi efficaci minime di steroidi da poter somminsitrare, senza che nel tempo queste causino gli effetti collaterali citati sopra.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Sarafoglou K, Kim MS et al. New Engl J Med. 2024 Jun 2.

Auchus RJ, Hamidi O et al. New Engl J Med. 2024 Jun 1.

Chrousos GP. J Clin Endocrinol Metab. 2024; 109(4):e1365.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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