La prevenzione dei tumori
Il cancro è una malattia complessa e multifattoriale con un notevole peso globale. Negli ultimi anni si è assistito a un’impennata nella ricerca incentrata sulle misure preventive, in particolare attraverso dieta e integratori. Il ruolo della nutrizione nell’incidenza e nella prevenzione del cancro è ampiamente riconosciuto e l’importanza della dieta e degli integratori nella prevenzione del cancro è ben documentata, con la nutrizione come fattore chiave. La ricerca epidemiologica evidenzia le complesse interazioni tra fattori dietetici e rischio di cancro, ma persistono incongruenze, che limitano conclusioni definitive. È noto che fattori come obesità, cibi ipercalorici, bevande zuccherate e carni lavorate aumentano il rischio di cancro. Al contrario, si ritiene che le diete ricche di cereali integrali, verdure e frutta riducano questo rischio.
L’obesità è collegata al 14% dei decessi per cancro negli uomini e al 20% nelle donne, con fattori dietetici specifici come alcol, carni rosse e aflatossine associati a vari tumori. La ricerca storica e contemporanea sottolinea il ruolo della dieta nello sviluppo del cancro. Il medico Galeno nel 168 a.C. suggerì per primo il coinvolgimento della dieta nella crescita del cancro. Studi epidemiologici moderni hanno costantemente dimostrato correlazioni tra cibi specifici e rischio di cancro. Fattori come la quantità, il momento e la durata dell’esposizione a componenti alimentari bioattivi influenzano le risposte cellulari e lo sviluppo del cancro. Ora si sa che gli effetti sono probabilmente dovuti a molteplici percorsi cancerogeni che agiscono di concerto piuttosto che a singoli composti.
Dieta e rischio tumorale
Passare da un approccio incentrato sui nutrienti all’esame dei modelli alimentari complessivi offre una comprensione più completa dell’impatto della dieta sul rischio di cancro. Modelli alimentari sani, caratterizzati da un elevato apporto di frutta, verdura e cereali integrali, sono associati a un rischio inferiore di tumori, in particolare di cancro al colon e al seno. Riferendoci questi stili si possono ricordare lo stile vegetariano, quello vegano e la famosissima dieta Mediterranea. L’abbondante introito di vegetali apporta sicuramente polifenoli, oligoelementi e vitamine antiossidanti che proteggono le cellule dallo stress ossidativo, ritenuto una concausa della cancerogenesi per via del suo potere mutageno sugli acidi nucleici. Le carni rosse e lavorate, che contengono composti cancerogeni formati durante la cottura ad alta temperatura (policiclici azotati), sono invece collegate ai tumori gastrointestinali.
Quale ruolo per gli integratori nella prevenzione?
I fitochimici e gli estratti vegetali, come i polifenoli presenti in frutta, verdura e bevande, sono promettenti per le loro proprietà anti-cancerogene. Questi composti possono alterare i processi molecolari delle metastasi e sopprimere l’inizio della carcinogenesi. I polifenoli, un gruppo eterogeneo di costituenti vegetali, svolgono un ruolo significativo nella prevenzione del cancro. Sono classificati in flavonoidi, catechine, acidi fenolici, lignani, stilbeni e altri polifenoli, la maggior parte dei quali si trova in frutta, verdura e frutta a guscio. Questi composti mostrano effetti protettivi contro vari tipi di cancro in virtù delle loro azioni antiossidanti, antinfiammatorie e regolatrici anche sul microbiota intestinale.
Anzi, molti Autori pensano che sono principalmente i polifenoli vegetali che con i loro derivati prodotti dal microbiota, prevengano i tumori regolando la composizione del microbiota. Parimenti i probiotici, meglio conosciuti come fermenti lattici, modificano il microbiota intestinale, neutralizzano gli agenti cancerogeni e migliorano la funzionalità della barriera intestinale, riducendo così la crescita del tumore e le metastasi. Sebbene il consumo di alimenti fermentati, notoriamente ricchi di probiotici, come yogurt, kefir ed altri, siano stati sempre associati al benessere organico ed alla prevenzione dei tumori, non esistono indicazioni che l’integrazione esterna con probiotici possa proteggere dalla comparsa dei tumori nell’uomo.
Nel contesto di uno stile di vita sano, tuttavia, la lor introduzione ciclica può essere utile. Ma non tutti gli integratori potrebbero essere efficaci nella prevenzione dei tumori, Per esempio, sebbene alcuni micronutrienti come le vitamine B12, D, C e acido folico, assieme ad antiossidanti come selenio e carotenoidi, abbiano mostrato un potenziale nella prevenzione del cancro, il loro uso indiscriminato può essere dannoso. Oltre a nutrire il microbiota infatti, possono incentivare la crescita di cellule tumorali occulte che sono già presenti nell’organismo. Secondo gli scienziati, questo rischio non sussisterebbe per i polifenoli vegetali perché essi non hanno azione vitaminica né verso le cellule sane che trasformate.
Sono disponibili in commercio molte tipologie di integratori anche acquistabili on-line, che sono a base di polifenoli derivati da decine di estratti naturali (semi di uva, Gingko, frutti di bosco, Morinda, altre piante esotiche, ecc.) che non sono direttamente sponsorizzate come preventive dei tumori. Tuttavia, in virtù della loro composizione chimica e del loro contenuto di sostanze specifiche come carotenoidi, terpenoidi, flavonoidi e triterpeni, sono considerate capaci di ridurre il rischio di trasformazione oncogena per le loro azioni antinfiammatorie ed eliminatorie delle cellule mutate (pre-cencerose).
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
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