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Una dieta ricca di micronutrienti essenziali è fondamentale per una salute e un benessere migliori e riduce il rischio di difetti dello sviluppo e malattie degenerative croniche. Una migliore salute di neonati, bambini e madri, un sistema immunitario più forte, un rischio inferiore di malattie non trasmissibili e longevità possono essere ottenuti con una migliore nutrizione. I danni agli acidi nucleici possono verificarsi in qualsiasi fase della vita e hanno effetti negativi sullo sviluppo e sulla funzionalità degli organi a causa di mutazioni acquisite. Eventi di danno al DNA come cromosomi multicentrici, micronuclei o telomeri molto corti possono portare a instabilità genomica. Il magnesio è il quarto minerale più abbondante presente nel corpo umano e funziona come cofattore nei principali percorsi metabolici e biochimici. È associato a varie funzioni all’interno del corpo come la funzionalità nervosa, la regolazione della glicemia e della pressione sanguigna, il metabolismo proteico e la stabilità degli acidi nucleici.

Oltre a questi, il magnesio svolge anche un ruolo importante nei percorsi del meccanismo di riparazione del DNA poiché molti enzimi come la DNA polimerasi beta, le DNA ligasi e le DNA endonucleasi richiedono magnesio per il loro corretto funzionamento. Un livello adeguato di magnesio è necessario per un’efficiente replicazione e riparazione del DNA, entrambe essenziali per mantenere la stabilità genomica. È stato recentemente dimostrato che bassi livelli di magnesio sono associati a una lunghezza più corta dei telomeri. Il magnesio svolge un ruolo fondamentale nella salute, nello sviluppo e nel benessere, tuttavia, il suo ruolo nella prevenzione dei danni al DNA non è stato ancora studiato a fondo negli esseri umani. Un nuovo studio australiano ha identificato perché una dieta ricca di magnesio è così importante per la nostra salute, riducendo il rischio di danni al DNA e disturbi degenerativi cronici.

Gli scienziati dell’Università dell’Australia Meridionale hanno misurato campioni di sangue di 172 adulti di mezza età, scoprendo un forte legame tra bassi livelli di magnesio e alte quantità dell’amminoacido omocisteina, potenzialmente genotossica. Questa combinazione tossica danneggia i geni del corpo, rendendo le persone più suscettibili all’Alzheimer e al morbo di Parkinson, a una serie di tumori e al diabete. L’omocisteina (Hcy) viene metabolizzata dalla metionina ottenuta dalla dieta e il suo elevato livello ematico è associato a un rischio aumentato di malattie neurodegenerative come la demenza e i difetti del tubo neurale. L’omocisteina è elevata dalla carenza di folati e vitamina B12, perché sono necessari per convertire l’omocisteina in metionina; un livello elevato di omocisteina può aumentare il danno al DNA compromettendo le proteine necessarie di riparo ​​FANC e BRCA1.

Cereali integrali, verdure a foglia verde scuro, noci, fagioli e cioccolato fondente sono tutti alimenti ricchi di magnesio, che aiutano il corpo a produrre energia, costruire denti e ossa, regolare la glicemia e la pressione sanguigna e garantire che cuore, muscoli e reni funzionino correttamente. Questa nuova ricerca ha mostrato una correlazione diretta tra bassi livelli di magnesio nel sangue (meno di 18 mg/L) e aumento del danno al DNA, anche dopo aver regolato per sesso ed età. Sono stati misurati i livelli ematici di magnesio, omocisteina, folati e vitamina B12, mostrando una correlazione inversa tra magnesio e Hcy e una correlazione positiva tra magnesio, folati e vitamina B12. Ciò indica che livelli sufficientemente elevati di magnesio nel sangue sono essenziali per proteggere i nostri geni dalla tossicità causata dall’omocisteina, che aumenta quando vi sono carenze di folato e vitamina B12.

Il coautore dell’indagine professor Michael Fenech ha affermato che la carenza cronica di magnesio rischia di compromettere la capacità dell’organismo di produrre energia e alimentare le cellule, provocando un invecchiamento accelerato dei tessuti e rendendo le persone più suscettibili all’insorgenza precoce di molte malattie. Quindi non è solo lo stress ossidativo la reale causa dell’invecchiamento cellulare: certamente, esso contribuisce accelerando la possibilità che le mutazioni al DNA diventino stabili, ma sevono altri micronutrienti per la stabilità cellulare. uno di questi sembra essere proprio il magnesio in virtù del suo essere cofattore biologico degli enzimi “guardiani”.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

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Pubblicazioni scientifiche

Dhillon VS et al. Eur J Nutrition, 2024 Jun; in press.

Fenech MF, Bull CF et al. Adv Nutr 14(6):1337–1358.

Fiorentini D, Cappadone C et al. Nutrients 2021; 13:1136.

Di Renzo L, Gualtieri P et al. Nutrients 2019; 11:1707.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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