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La complessa relazione tra obesità, depressione e disturbi alimentari negli adolescenti: effetti di un intervento comportamentale intensivo per la perdita di peso

Introduzione

L’obesità adolescenziale è un problema di salute pubblica di crescente importanza a livello globale. Oltre alle ben note conseguenze fisiche, come il diabete di tipo 2, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari, l’obesità negli adolescenti è strettamente legata a complicanze psicologiche, tra cui depressione e disturbi alimentari. Questi disturbi non solo aggravano il quadro clinico, ma complicano anche la gestione e il trattamento dell’obesità. Recentemente, la ricerca ha esplorato come un intervento comportamentale intensivo per la perdita di peso possa influenzare la relazione tra obesità, depressione e disturbi alimentari negli adolescenti. Questo articolo esamina in dettaglio le complesse interazioni tra questi fattori e valuta i cambiamenti di sintomi durante un programma di perdita di peso intensivo.

Obesità negli adolescenti: un problema in crescita

L’obesità tra gli adolescenti è in rapido aumento in molte parti del mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il tasso globale di obesità tra i bambini e gli adolescenti è aumentato drasticamente negli ultimi quattro decenni. In particolare, in molte nazioni occidentali, più di un terzo degli adolescenti è in sovrappeso o obeso. Negli Stati Uniti, circa il 20% degli adolescenti è classificato come obeso, mentre in Europa, la prevalenza varia tra il 10% e il 30% a seconda del paese. La genetica, l’ambiente obesogenico, l’alimentazione scorretta e la mancanza di attività fisica sono tra i principali fattori di rischio associati all’obesità adolescenziale.

Le conseguenze dell’obesità negli adolescenti sono molteplici e vanno oltre le problematiche fisiche. Gli effetti psicologici, in particolare, sono gravi e includono un aumentato rischio di sviluppare depressione e disturbi alimentari, con significative ripercussioni sul benessere globale dell’individuo. L’obesità adolescenziale è associata a una serie di problemi di salute, tra cui insulino-resistenza, sindrome metabolica, apnee notturne e problemi ortopedici. Gli adolescenti obesi sono più suscettibili alla stigmatizzazione sociale, che può portare a una bassa autostima, isolamento sociale e disturbi psicologici come la depressione e i disturbi d’ansia.

Depressione negli adolescenti obesi

Relazione tra Obesità e Depressione

L’associazione tra obesità e depressione negli adolescenti è bidirezionale: l’obesità può contribuire allo sviluppo della depressione e, viceversa, la depressione può predisporre all’aumento di peso e all’obesità. Questa relazione complessa è mediata da diversi fattori biologici, psicologici e sociali. La disfunzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), l’infiammazione cronica e le alterazioni dei neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina sono stati implicati nella comorbidità tra obesità e depressione. L’obesità può causare una bassa autostima e una percezione negativa del proprio corpo, che sono fattori di rischio significativi per la depressione. Infine, la stigmatizzazione sociale e il bullismo legati al peso possono aggravare i sintomi depressivi negli adolescenti obesi.

Impatti della Depressione sul Peso

La depressione può influenzare negativamente il comportamento alimentare, portando a episodi di alimentazione incontrollata (binge eating) o, al contrario, a una riduzione dell’appetito. Questi cambiamenti nel comportamento alimentare possono contribuire ulteriormente all’aumento di peso e all’obesità. Gli adolescenti depressi possono ricorrere al cibo come meccanismo di coping per gestire emozioni negative, portando a un circolo vizioso di aumento di peso e peggioramento della depressione. La depressione è spesso associata a una riduzione della motivazione e dell’energia, che può portare a una diminuzione dell’attività fisica e, di conseguenza, a un aumento del peso.

Disturbi Alimentari negli Adolescenti Obesi

Gli adolescenti obesi sono a rischio di sviluppare vari disturbi alimentari, tra cui il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder, BED), la bulimia nervosa e l’alimentazione emotiva. Questi disturbi non solo contribuiscono all’aumento di peso, ma possono anche complicare il trattamento dell’obesità.

  • Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED): Caratterizzato da episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata senza successivi comportamenti compensatori (come vomito o esercizio fisico eccessivo), il BED è comune tra gli adolescenti obesi.
  • Bulimia Nervosa: Anche se meno comune, alcuni adolescenti obesi possono sviluppare bulimia nervosa, che include episodi di alimentazione incontrollata seguiti da comportamenti compensatori.
  • Alimentazione Emotiva: L’alimentazione emotiva è il consumo di cibo in risposta a emozioni negative piuttosto che a fame fisica. Questo comportamento è particolarmente prevalente negli adolescenti obesi con depressione.

Conseguenze Psicologiche e Fisiche

I disturbi alimentari non solo aggravano l’obesità, ma hanno anche gravi conseguenze psicologiche e fisiche. Gli adolescenti con disturbi alimentari sono a rischio di sviluppare comorbidità psichiatriche, disfunzioni metaboliche e complicanze cardiovascolari. I disturbi alimentari possono portare a un peggioramento dei sintomi depressivi, ansia e isolamento sociale, creando un circolo vizioso difficile da interrompere. L’eccessivo consumo calorico e i comportamenti compensatori associati ai disturbi alimentari possono portare a disfunzioni metaboliche, aumento del rischio di diabete mellito di tipo 2 e complicanze cardiovascolari.

Interventi Comportamentali Intensivi

Gli interventi comportamentali intensivi per la perdita di peso negli adolescenti obesi si concentrano su cambiamenti dello stile di vita, tra cui l’alimentazione, l’attività fisica e il supporto psicologico. Questi programmi sono progettati per affrontare non solo l’obesità, ma anche i disturbi psicologici associati, come la depressione e i disturbi alimentari.

  • Cambiamenti Alimentari: Gli interventi mirano a educare gli adolescenti su un’alimentazione equilibrata e a ridurre il consumo di alimenti ad alta densità energetica. Viene anche promosso un consumo regolare di pasti e spuntini sani per prevenire l’alimentazione incontrollata.
  • Aumento dell’Attività Fisica: Viene incoraggiata una maggiore attività fisica attraverso esercizi strutturati e attività ricreative, con l’obiettivo di migliorare la forma fisica generale e ridurre il peso corporeo.
  • Supporto Psicologico: Gli interventi spesso includono sessioni di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per affrontare i problemi psicologici sottostanti, come la depressione e i disturbi alimentari. Viene insegnata ai partecipanti l’importanza della gestione dello stress e delle emozioni senza ricorrere al cibo.

Efficacia degli Interventi

Gli studi hanno dimostrato che gli interventi comportamentali intensivi possono essere efficaci nel ridurre il peso corporeo e migliorare i sintomi psicologici negli adolescenti obesi. Tuttavia, l’efficacia a lungo termine dipende dalla capacità dei partecipanti di mantenere i cambiamenti comportamentali dopo la fine del programma. La maggior parte degli adolescenti che partecipano a programmi intensivi di perdita di peso sperimenta una significativa riduzione del peso corporeo e un miglioramento della composizione corporea. Questi interventi comportamentali hanno dimostrato di ridurre i sintomi depressivi, in parte grazie al miglioramento dell’autostima e al supporto sociale fornito durante il programma. Gli interventi che includono la CBT sono particolarmente efficaci nel ridurre i comportamenti di alimentazione incontrollata e nel migliorare il rapporto con il cibo.

Sostenibilità dei risultati

Sebbene i risultati degli interventi comportamentali intensivi siano promettenti, la sostenibilità dei cambiamenti comportamentali e dei benefici psicologici a lungo termine rimane una sfida. È essenziale fornire un supporto continuo per garantire che gli adolescenti mantengano i progressi ottenuti durante l’intervento. L’integrazione di programmi di follow-up e supporto continuo è fondamentale per prevenire la recidiva dei sintomi depressivi e dei disturbi alimentari, e per mantenere la perdita di peso. Strategie come sessioni di supporto regolari, gruppi di sostegno tra pari e monitoraggio remoto possono aiutare a mantenere i benefici a lungo termine.

Importanza di un Approccio Multidisciplinare

La complessa interazione tra obesità, depressione e disturbi alimentari richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga medici, psicologi, nutrizionisti e altri specialisti. La collaborazione tra questi professionisti è essenziale per fornire un trattamento completo e personalizzato agli adolescenti obesi. È importante che tutti i professionisti coinvolti nel trattamento lavorino insieme per coordinare le cure e affrontare tutte le dimensioni del problema, dalla gestione del peso alla salute mentale.I programmi di perdita di peso dovrebbero essere adattati alle esigenze individuali degli adolescenti, tenendo conto della loro condizione psicologica e delle preferenze personali.

Prevenzione e Intervento Precoce

La prevenzione e l’intervento precoce sono fondamentali per ridurre il rischio di sviluppare obesità, depressione e disturbi alimentari negli adolescenti. Le scuole, le famiglie e le comunità giocano un ruolo cruciale nella promozione di stili di vita sani e nella sensibilizzazione sui rischi associati all’obesità. Programmi educativi che promuovono una sana alimentazione e l’importanza dell’attività fisica possono aiutare a prevenire l’obesità e i disturbi alimentari. Screening regolari per l’obesità e la depressione negli adolescenti possono facilitare un intervento precoce e ridurre l’impatto a lungo termine di queste condizioni. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine dei benefici ottenuti rimane una sfida e richiede un supporto continuo e un approccio multidisciplinare. Con ulteriori ricerche e innovazioni cliniche, è possibile migliorare l’efficacia degli interventi e promuovere la salute e il benessere degli adolescenti obesi.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Goldschmidt AB et al. Health Psychol. 2016; 35(3):245

Loth KA et al. Int J Eating Disord. 2014; 47(3):310-314.

Gow ML et al. Nat Rev Endocrinol, 2014; 10(2):128-136.

Ogden CL et al. JAMA 2014; 311(8):806-814.

Pearl RL et al. Body Image 2014; 11(3):171-176.

Janssen I et al. Pediatrics 2004; 113(5):1187.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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