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Dormite poco durante la settimana? Recuperare il sonno nei weekend riduce il rischio di malattie cardiache

Il ritmo frenetico della vita moderna spesso porta molte persone a trascurare il sonno durante la settimana, accumulando una “debito di sonno” che può avere ripercussioni significative sulla salute. In particolare, non dormire abbastanza ore durante i giorni feriali è stato collegato a un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, una delle principali cause di morte a livello globale. Tuttavia, uno studio recente ha rivelato che il recupero del sonno durante i fine settimana potrebbe essere una strategia efficace per ridurre questo rischio. In questo articolo esamineremo il legame tra sonno, salute cardiaca e la possibilità di compensare le ore di sonno perse.

Sonno e salute cardiovascolare: un legame indissolubile

Il sonno è una funzione fisiologica fondamentale per il mantenimento della salute generale, e il suo impatto sul sistema cardiovascolare è stato ben documentato. Dormire per meno di 7 ore a notte, che è considerato il minimo necessario per la maggior parte degli adulti, è associato a una serie di fattori di rischio per le malattie cardiache, tra cui:

  • Ipertensione: La mancanza di sonno aumenta l’attività del sistema nervoso simpatico, portando a un aumento della pressione arteriosa. Questo effetto è particolarmente marcato durante la notte, quando il corpo dovrebbe rilassarsi e rigenerarsi.
  • Infiammazione: La privazione del sonno è legata a un aumento dei livelli di citochine infiammatorie, che giocano un ruolo chiave nello sviluppo dell’aterosclerosi e di altre malattie cardiache.
  • Aumento del rischio di obesità e diabete: Dormire poco altera il metabolismo del glucosio e la sensibilità all’insulina, aumentando il rischio di diabete di tipo 2, che è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.

Questi meccanismi dimostrano come il sonno influenzi profondamente la funzione cardiovascolare. Tuttavia, molti individui non riescono a rispettare le raccomandazioni per un sonno adeguato durante la settimana lavorativa. Ma cosa succede quando recuperiamo il sonno durante il fine settimana?

Lo studio: recuperare il sonno nei weekend per migliorare la salute del cuore

Un nuovo studio pubblicato nel Journal of the American Heart Association ha esplorato gli effetti del recupero del sonno nei weekend sul rischio di malattie cardiovascolari. Lo studio ha esaminato un campione di oltre 3.000 partecipanti adulti, monitorando le loro abitudini di sonno e valutando la salute cardiovascolare attraverso esami medici e questionari. I risultati hanno mostrato che coloro che non riuscivano a dormire almeno 7 ore a notte durante la settimana, ma recuperavano il sonno nei weekend, avevano un rischio ridotto di malattie cardiache rispetto a chi non riusciva a compensare le ore di sonno perse. Il sonno è regolato da un sistema noto come omeostasi del sonno, che bilancia la necessità di dormire in base alle ore di veglia accumulate. Quando si dorme meno del necessario, il corpo accumula una sorta di “debito di sonno”, che deve essere ripagato.

Durante il weekend, molte persone hanno l’opportunità di dormire più a lungo rispetto ai giorni lavorativi, permettendo al corpo di riparare i danni causati dalla privazione del sonno. I ricercatori hanno osservato che questo recupero del sonno nei fine settimana non solo ha migliorato la qualità del sonno complessiva, ma ha anche ridotto i livelli di marcatori infiammatori nel sangue, come la proteina C-reattiva (PCR), che è fortemente associata al rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, i partecipanti che dormivano di più nei weekend hanno mostrato una pressione sanguigna più bassa e una migliore regolazione del glucosio rispetto a coloro che non recuperavano il sonno. Sebbene lo studio suggerisca che il recupero del sonno durante i fine settimana possa avere benefici per la salute cardiaca, è importante sottolineare che questa strategia non è una soluzione a lungo termine.

La qualità del sonno è tanto importante quanto la quantità, e dormire in modo irregolare può interferire con i ritmi circadiani, i cicli naturali del corpo che regolano il sonno e la veglia. Dormire troppo a lungo nei weekend potrebbe anche portare a una condizione chiamata “jet lag sociale”, in cui il ciclo del sonno si scompensa, rendendo difficile mantenere un sonno regolare durante la settimana. Inoltre, è stato dimostrato che recuperare il sonno in modo intermittente non compensa completamente i danni causati da una privazione del sonno cronica. Uno studio pubblicato su Nature Communications ha mostrato che la privazione del sonno prolungata può causare danni cellulari permanenti, e che dormire a sufficienza durante i fine settimana potrebbe non essere sufficiente per invertire completamente questi effetti.

Strategie per Migliorare la qualità del sonno

Anche se il recupero del sonno nei fine settimana può offrire una certa protezione contro il rischio di malattie cardiovascolari, adottare abitudini di sonno sane durante la settimana è fondamentale per mantenere un cuore sano. Cercare di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, compresi i fine settimana, aiuta a regolare l’orologio biologico e a migliorare la qualità del sonno. Ridurre il consumo di caffeina, nicotina e bevande alcoliche prima di dormire può migliorare significativamente la capacità di addormentarsi e mantenere un sonno profondo. Mantenere la camera da letto buia, fresca e silenziosa è essenziale per favorire un riposo ottimale. Lo stress cronico è un noto fattore di rischio per le malattie cardiache e può anche interferire con il sonno. Fare meditazione, rilassamento progressivo o yoga può aiutare a ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno. In conclusione per mantenere il cuore sano e prevenire le malattie cardiovascolari, è essenziale adottare abitudini di sonno regolari e salutari.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Covassin N, Singh P. (2016). Sleep Med Clinics, 11(1), 81-89.

Wang Y, Lopresti MA. (2019). J Amer Heart Assoc. 8(14), e013285.

Zimmet PZ, Alberti KG et al. (2005). Nature, 414(6865), 782-787.

Irwin MR. (2015). Annual Review of Psychology, 66(1), 143-172.

Leproult R, Van Cauter E. (2010). Endocrine Devel. 17(1), 11-21.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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