martedì, Dicembre 3, 2024

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I tre metodi più efficaci per smettere di fumare: nuove evidenze scientifiche

Introduzione

Il fumo di sigaretta è una delle principali cause di malattie prevenibili e decessi in tutto il mondo. Nonostante la crescente consapevolezza sui pericoli del fumo, milioni di persone lottano ancora per abbandonare questa abitudine. Le sigarette contengono nicotina, una sostanza altamente avvincente che rende estremamente difficile smettere di fumare senza un aiuto adeguato. Tuttavia, recenti ricerche hanno identificato strategie scientificamente provate che possono aumentare significativamente le probabilità di successo per chi desidera smettere di fumare. Questo articolo esaminerà i tre metodi più efficaci per smettere di fumare, basati su una nuova revisione della letteratura scientifica. Queste strategie includono l’uso di farmaci anti-nicotina, terapie comportamentali e supporto psicologico e sociale, ognuna delle quali ha dimostrato di migliorare notevolmente le probabilità di cessazione del fumo a lungo termine.

  1. Terapia Sostitutiva della Nicotina (TSN)

La terapia sostitutiva della nicotina (TSN) è uno dei metodi più consolidati e scientificamente validati per smettere di fumare. L’obiettivo della TSN è fornire nicotina al corpo senza gli altri componenti dannosi presenti nelle sigarette, aiutando così a ridurre gradualmente la dipendenza fisica. Esistono diverse forme di TSN, tra cui cerotti, gomme da masticare, pastiglie, spray nasali e inalatori. La nicotina è l’elemento chimico che provoca la dipendenza dal fumo, ma non è la causa diretta dei danni polmonari o delle malattie cardiovascolari associate alle sigarette. Attraverso la TSN, i livelli di nicotina nel corpo vengono mantenuti stabili, riducendo i sintomi di astinenza (come irritabilità, ansia e voglia di fumare) che rendono difficile smettere di fumare. Questo aiuta i fumatori a concentrarsi sulla rottura dell’abitudine comportamentale di fumare, senza la pressione di gestire una crisi di astinenza.

La revisione dei recenti studi ha mostrato che l’uso della TSN aumenta significativamente le probabilità di cessazione del fumo rispetto al non utilizzo di alcuna assistenza. I tassi di successo con la TSN variano tra il 50% e il 70% rispetto ai tentativi di smettere senza aiuto. Inoltre, l’uso combinato di più forme di TSN, come il cerotto associato a gomme o spray, sembra essere ancora più efficace nel ridurre le voglie e prevenire le ricadute. La TSN è generalmente utilizzata per un periodo di 8-12 settimane, anche se alcune persone possono beneficiare di un uso più prolungato per evitare le ricadute. La dose iniziale dipende dal numero di sigarette fumate al giorno: i fumatori più accaniti potrebbero aver bisogno di dosi più elevate di nicotina all’inizio, con una riduzione graduale nel tempo.

  1. Farmaci Antinicotina: Vareniclina e Bupropione

Oltre alla TSN, esistono farmaci specifici che hanno dimostrato un’elevata efficacia nel sostenere le persone che vogliono smettere di fumare. Tra questi, due dei più studiati e utilizzati sono la vareniclinia (commercializzata come Champix) e il bupropione (commercializzato come Zyban).

  1. Vareniclina (Champix): La vareniclinia agisce sui recettori della nicotina nel cervello, riducendo i sintomi di astinenza e, allo stesso tempo, bloccando l’effetto piacevole del fumo di sigaretta. In altre parole, la vareniclinia riduce sia il desiderio di fumare che il piacere percepito quando si fuma, rendendo più facile smettere. Studi clinici hanno dimostrato che la vareniclinia è uno dei farmaci più efficaci disponibili per la cessazione del fumo, aumentando le probabilità di successo fino a tre volte rispetto al placebo.
  2. Bupropione (Zyban): Il bupropione è un antidepressivo che è stato scoperto per caso avere effetti positivi nel supporto alla cessazione del fumo. Funziona alterando i livelli di dopamina e noradrenalina nel cervello, due neurotrasmettitori coinvolti nei meccanismi di dipendenza. Il bupropione aiuta a ridurre il desiderio di nicotina e i sintomi di astinenza, senza contenere nicotina stessa. Anche se leggermente meno efficace della vareniclinia, il bupropione aumenta comunque le probabilità di successo nel smettere di fumare rispetto al placebo, con un’efficacia superiore a quella della sola forza di volontà.
  3. Combinazione di farmaci e TSN: Un approccio combinato, che unisce la TSN con la vareniclinia o il bupropione, può aumentare ulteriormente le possibilità di successo. Alcuni studi hanno dimostrato che l’uso di più terapie contemporaneamente può aiutare a superare i periodi più difficili della disintossicazione e prevenire le ricadute.

Supporto Psicologico e Comportamentale

Oltre agli interventi farmacologici, il supporto psicologico e comportamentale è fondamentale per aiutare i fumatori a smettere definitivamente. Le terapie comportamentali mirano a identificare e modificare i comportamenti associati al fumo, aiutando i pazienti a sviluppare strategie per gestire il desiderio di fumare e le situazioni scatenanti. La Terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è una delle forme più efficaci di supporto comportamentale per smettere di fumare. Questa terapia aiuta i fumatori a identificare i pensieri e i comportamenti automatici che li portano a fumare, come l’associazione del fumo con momenti di stress o con l’abitudine sociale. Attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva, i pazienti imparano a sostituire queste abitudini con comportamenti più sani e a gestire meglio lo stress senza ricorrere al fumo.

Partecipare a gruppi di supporto con altri che stanno cercando di smettere di fumare può essere estremamente utile. La condivisione delle esperienze, dei successi e delle difficoltà con altre persone che affrontano la stessa sfida può fornire un senso di comunità e responsabilità, aumentando la motivazione a non ricadere. Studi hanno dimostrato che le persone che partecipano ai gruppi di supporto hanno maggiori probabilità di rimanere astinenti a lungo termine rispetto a chi tenta di smettere da solo. Con l’avvento della tecnologia, infine, molte risorse per smettere di fumare sono ora disponibili online o tramite servizi telefonici. Consulenze telefoniche e programmi di cessazione del fumo basati su app o siti web offrono supporto personalizzato e accesso a strumenti educativi, che possono aiutare i fumatori a monitorare i progressi e gestire i periodi di crisi.

Approccio combinato: La strategia più efficace

Secondo le evidenze scientifiche, la combinazione di farmaci (come la TSN, la vareniclinia o il bupropione) con il supporto comportamentale rappresenta la strategia più efficace per smettere di fumare. Questo approccio combinato affronta sia la dipendenza fisica dalla nicotina sia i fattori psicologici e comportamentali che portano le persone a fumare. Non esiste un approccio unico che funzioni per tutti. I fumatori possono beneficiare di trattamenti personalizzati che tengono conto delle loro preferenze, della storia di fumo e delle loro sfide individuali. Per alcune persone, la TSN combinata con il supporto comportamentale potrebbe essere sufficiente, mentre altre potrebbero aver bisogno di un farmaco più potente come la vareniclina. Uno degli aspetti più difficili della cessazione del fumo è la prevenzione delle ricadute, specialmente durante i primi mesi di astinenza. Gli studi dimostrano che la combinazione di terapie comportamentali e farmacologiche può ridurre significativamente il rischio di ricadute, fornendo strumenti per affrontare le tentazioni e il desiderio di fumare in situazioni stressanti.

Conclusioni

Smettere di fumare è una delle decisioni più importanti che una persona possa prendere per migliorare la propria salute e ridurre il rischio di malattie croniche come il cancro, le malattie cardiache e l’ictus. Le evidenze scientifiche mostrano chiaramente che esistono strategie efficaci per smettere di fumare, e che il successo è più probabile quando vengono combinati farmaci (come la TSN, la vareniclina o il bupropione) con il supporto comportamentale. Mentre la sfida di smettere di fumare può sembrare insormontabile, i progressi nella ricerca e nelle terapie offrono speranza a milioni di fumatori in tutto il mondo. Consultare un medico o uno specialista in cessazione del fumo è il primo passo per trovare il piano più adatto alle proprie esigenze e massimizzare le probabilità di successo.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Hartmann BJ et al.  (2018). Cochrane Datab Syst Rev. 5, CD000146.

Stead LF et al. (2017). Cochrane Datab Syst Rev. 3, CD001007.

Cahill K et al. (2013). Cochrane Datab Syst Rev. 5, CD009329.

Jorenby DE et al. (1999). New Engl J Medicine. 340(9), 685-691.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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