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Grelina: tutto sull’ormone della fame

Cosa è la Grelina?

La grelina è un ormone prodotto principalmente dallo stomaco, ma anche in piccole quantità da altre parti del corpo, come il pancreas e l’intestino tenue. È noto per stimolare l’appetito e promuovere l’assunzione di cibo, agendo direttamente sul cervello, in particolare sull’ipotalamo, la regione che regola l’appetito e il comportamento alimentare. La grelina è un ormone peptidico unico perché ha un acido grasso attaccato a una delle sue molecole, caratteristica necessaria per legarsi ai suoi recettori specifici e svolgere le sue funzioni biologiche (Kojima et al., 1999). La grelina, spesso chiamata “l’ormone della fame”, è una delle principali molecole coinvolte nella regolazione dell’appetito e nel controllo del peso corporeo. Scoperta nel 1999, la grelina ha un ruolo cruciale nella comunicazione tra il sistema gastrointestinale e il cervello, segnalando la fame e influenzando il comportamento alimentare. In questo articolo esploreremo cos’è la grelina, come funziona, i suoi effetti sull’appetito e sul metabolismo e il suo potenziale impatto sulla salute e la gestione del peso.

Come funziona la Grelina?

La grelina segue un ciclo naturale durante il giorno, con livelli che aumentano prima dei pasti e diminuiscono dopo aver mangiato. Quando lo stomaco è vuoto, le cellule endocrine situate nella mucosa gastrica rilasciano grelina nel flusso sanguigno. Una volta rilasciata, la grelina viaggia verso il cervello, attraversando la barriera emato-encefalica, e si lega ai recettori presenti nell’ipotalamo, la parte del cervello responsabile del controllo dell’appetito. L’ipotalamo risponde stimolando la sensazione di fame e incoraggiando l’assunzione di cibo (Nakazato et al., 2001).

  • Livelli di grelina aumentano: Prima dei pasti, i livelli di grelina aumentano, segnalando al cervello che è tempo di mangiare.
  • Livelli di grelina diminuiscono: Dopo aver mangiato, i livelli di grelina diminuiscono, contribuendo a ridurre la sensazione di fame.

La grelina non solo stimola l’appetito, ma può anche influenzare altri aspetti del metabolismo energetico e della conservazione delle riserve di grasso corporeo.

Ruolo della Grelina nel metabolismo e nel peso corporeo

  1. Aumento dell’Appetito e Assunzione di Cibo

La funzione primaria della grelina è stimolare l’appetito. Quando i livelli di grelina sono elevati, si prova una sensazione di fame intensa. Studi hanno dimostrato che iniettare grelina nelle persone aumenta significativamente l’assunzione di cibo, suggerendo che questo ormone ha un forte impatto sul comportamento alimentare (Cummings et al., 2004).

  1. Conservazione dell’Energia

Oltre a stimolare l’appetito, la grelina ha un ruolo nel favorire l’accumulo di grasso. Quando i livelli di grelina sono alti, il corpo tende a conservare energia sotto forma di grasso. Questo potrebbe essere una risposta evolutiva per proteggere il corpo dalla fame, promuovendo l’accumulo di riserve energetiche in tempi di scarsità di cibo.

  1. Effetti sul Peso Corporeo

Poiché la grelina stimola l’appetito e favorisce l’accumulo di grasso, è stata associata all’aumento di peso e all’obesità. Le persone con obesità tendono ad avere livelli più elevati di grelina circolante rispetto a quelle con peso corporeo normale, il che potrebbe contribuire alla difficoltà nel mantenere il peso sotto controllo. Tuttavia, i livelli di grelina sono complessi e possono variare a seconda della dieta, della composizione corporea e della genetica.

  1. Influenza sul Metabolismo

La grelina può influenzare il metabolismo energetico aumentando l’ossidazione dei grassi e riducendo l’utilizzo di glucosio come fonte primaria di energia. Questo suggerisce che la grelina non solo regola l’assunzione di cibo, ma ha anche un impatto diretto su come il corpo utilizza e immagazzina l’energia (Kojima & Kangawa, 2005).

Grelina e Digiuno

Durante il digiuno, i livelli di grelina aumentano. Questo aumento è in parte responsabile delle sensazioni di fame che molte persone provano durante un periodo prolungato senza cibo. Tuttavia, studi su persone che praticano il digiuno intermittente suggeriscono che il corpo può adattarsi nel tempo a un nuovo regime alimentare. In alcune persone, i livelli di grelina durante il digiuno tendono a stabilizzarsi, portando a una riduzione delle sensazioni di fame durante i periodi di digiuno prolungato (Sumithran et al., 2011).

Grelina e Perdita di Peso

Uno degli ostacoli nella perdita di peso è l’aumento dei livelli di grelina durante la restrizione calorica. Quando si perde peso, i livelli di grelina aumentano, segnalando al cervello di aumentare l’appetito e di incoraggiare un maggiore consumo di calorie. Questo è uno dei motivi per cui molte persone trovano difficile mantenere la perdita di peso nel lungo termine. I livelli di grelina rimangono elevati anche dopo che il peso è stato perso, rendendo più difficile mantenere una dieta ipocalorica (Crujeiras et al., 2010).

Interazione con altri ormoni della fame

La grelina è uno dei tanti ormoni che regolano l’appetito. Altri ormoni coinvolti includono:

  • Leptina: L’ormone che segnala la sazietà al cervello. La leptina agisce in modo opposto alla grelina: mentre la grelina stimola la fame, la leptina riduce l’appetito. Tuttavia, nelle persone obese, i livelli di leptina possono essere elevati, ma il cervello può diventare resistente ai suoi segnali, portando a un sovraccarico alimentare.
  • Insulina: Anche l’insulina, un ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue, può influenzare la fame e l’appetito. L’insulina tende a ridurre i livelli di grelina dopo un pasto, segnalando al corpo che il cibo è stato consumato e che l’energia è disponibile.
Grelina e Salute Mentale

La grelina non ha solo effetti sul comportamento alimentare e sul metabolismo, ma può anche influenzare la salute mentale. Studi hanno suggerito che la grelina può avere effetti ansiolitici, riducendo i livelli di ansia. Alcune ricerche preliminari indicano che la grelina potrebbe avere un ruolo nella regolazione dell’umore e potrebbe persino essere coinvolta nei meccanismi biologici della depressione (Kluge et al., 2011).

Potenziale terapeutico della grelina

Data l’importanza della grelina nella regolazione dell’appetito e del peso corporeo, alcuni ricercatori stanno esplorando trattamenti che potrebbero bloccare l’azione della grelina per aiutare a gestire l’obesità e i disturbi alimentari. Le persone che cercano di gestire il peso dovrebbero considerare che l’equilibrio tra grelina, leptina e altri ormoni della fame è cruciale per il successo a lungo termine. Bloccanti dei recettori della grelina potrebbero ridurre la fame e aiutare le persone a controllare meglio il peso. Tuttavia, la ricerca in quest’area è ancora in corso e non esistono ancora trattamenti approvati basati sull’inibizione della grelina. Una dieta equilibrata, l’attività fisica e un approccio alla gestione dello stress sono strumenti chiave per mantenere questo equilibrio.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Kluge M, Schüssler P et al. (2011). Neuropsychobiol, 63(2), 101.

Sumithran, P et al. (2011). New Engl J Med, 365(17), 1597-1604.

Crujeiras AB et al. (2010). J Clin Endocrinol Metab, 95(11), 5037.

Cummings DE et al. (2004). New Engl J Med, 350(3), 254-261.

Kojima M, Hosoda H et al. (1999). Nature, 402(6762), 656-660.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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