lunedì, Aprile 7, 2025

L’impatto della vitiligine sulla salute mentale: focus particolare su bambini e giovani

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La vitiligine è una dermatosi che consiste nella comparsa di chiazze bianche di scolorimento della pelle, con un fattore patogenetico prominente rappresentato dall’autoimmunità. Segmentale e non segmentale sono le due forme principali di vitiligine, che possono essere riconosciute a seconda dell’insorgenza e della localizzazione: la prima è la più comune e colpisce le persone con abitudini inclini all’autoimmunità, mentre la vitiligine non segmentale è caratterizzata da macule/chiazze bianche simmetriche diffuse sulla superficie della pelle; se non trattata è solitamente progressiva. Le ultime prove scientifiche riportano che i pazienti con vitiligine possono essere affetti contemporaneamente da disturbi psichiatrici, principalmente depressione e sindrome d’ansia, condividendo forse alcuni percorsi patogenetici comuni con la vitiligine. Tuttavia, prove crescenti mostrano che l’immagine di sé di una persona è percepita sempre di più come una caratteristica cardinale nell’autopercezione e i risultati delle terapie classiche e più recenti per la vitiligine mostrano un certo margine di miglioramento in alcuni casi.

I pazienti affetti da vitiligine presentano un rischio aumentato di sviluppare disturbi psichiatrici. Ansia e depressione rappresentano le principali condizioni mentali correlate alla vitiligine, ma alcune prove scientifiche hanno riportato che altri disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), il disturbo maniacale, il disturbo bipolare e la schizofrenia possono influenzare contemporaneamente i pazienti affetti da vitiligine. DOC e schizofrenia condividono un terreno patogenetico comune con la vitiligine, probabilmente a causa del coinvolgimento autoimmune e infiammatorio, poiché è stato riscontrato un aumento di citochine infiammatorie come IL-1, IL-6 e TNF-alfa in entrambi i gruppi di pazienti. La stessa associazione è stata precedentemente ipotizzata con la psoriasi, che è classicamente correlata a stress, ansia e depressione. Tuttavia, la vitiligine sembra avere una correlazione più forte con i disturbi mentali rispetto a quella osservata nei pazienti psoriasici, poiché il 90% dei pazienti affetti da vitiligine riceve anche una diagnosi di almeno un disturbo psichiatrico.

L’ansia rappresenta il disturbo più frequente, ma fino al 40% dei pazienti ha mostrato anche sintomi depressivi. I pazienti affetti da vitiligine possono sviluppare disturbi di salute mentale più avanti nella vita a causa della loro condizione, sviluppandosi lentamente quando si accumulano bisogni insoddisfatti: secondo uno studio, i pazienti affetti da vitiligine sviluppano disagio sessuale a causa della loro condizione, che porta a scarsa eccitazione sessuale e sentimenti di insicurezza. Questa sensazione di insicurezza e autocoscienza viene misurata con il Beck’s Anxiety Inventory e il Beck’s Depression Inventory, e i pazienti affetti da vitiligine hanno ottenuto punteggi più alti rispetto ai controlli sani. I livelli di ansia e stress sono più elevati nei pazienti affetti da vitiligine e acne, soprattutto se sono coinvolte aree visibili. Infatti, i pazienti affetti da vitiligine sono più inclini a condurre una vita solitaria, impegnandosi in comportamenti evitanti a causa della loro patologia con conseguente ansia sociale, difficoltà sul lavoro o a scuola e lotte nelle relazioni sentimentali.

Nel tempo, se non viene adottata alcuna altra strategia di coping, possono verificarsi sintomi depressivi fino a quando si manifesta una sindrome depressiva vera. Gli eventi stressanti della vita sono più comuni nei bambini affetti da vitiligine e si possono notare anche sintomi di depressione, sebbene non siano comuni come in altre condizioni quali l’alopecia areata. I bambini, più degli adolescenti, sono inclini a sviluppare sintomi depressivi e di ansia quando sono affetti da vitiligine e le ragioni possono essere molteplici: è stato suggerito che le aree esposte sono meno facilmente coperte dal trucco rispetto agli adulti o agli adolescenti, rendendo questi bambini più consapevoli del loro aspetto fisico. D’altra parte, le lesioni discromiche nell’area genitale possono modificare la percezione e lo sviluppo sessuale nei pazienti bambini più che negli adulti, suggerendo che sia le aree visibili che quelle invisibili possono danneggiare l’autopercezione. Negli adolescenti, la durata della malattia e le aree colpite sembrano essere i fattori più affidabili per lo sviluppo dei sintomi psichiatrici, soprattutto considerando che questa è l’età delle prime esperienze sessuali.

Sebbene non vi sia un limite specifico che possa suggerire quanta superficie corporea o quali aree siano le più colpite negli adolescenti, l’estensione e le aree visibili sono direttamente proporzionali al deterioramento psicologico. Una possibile spiegazione molecolare della comune patogenesi dei disturbi mentali e della vitiligine può essere trovata anche negli ormoni dello stress. Sebbene questi non rappresentino i primi markers patogenetici per le manifestazioni della vitiligine, i livelli di cortisolo e deidro-epiandrosterone solfato (DHEAS) e il loro rapporto (+CORT/-DHEAS) sono correlati alla gravità della vitiligine e aumentano la prevalenza di problemi psichiatrici. Il DHEAS potrebbe svolgere un ruolo nella comparsa di lesioni della vitiligine, rendendo così questo ormone un possibile futuro marker dell’attività o della gravità della vitiligine e un fattore predittivo per ansia e depressione. Pertanto, la vitiligine può avere una qualche connessione con i disturbi della salute mentale dello spettro depressivo e la prognosi delle malattie potrebbe dipendere l’una dall’altra se presenti nello stesso paziente.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la Clinica Basile di catania (dal 2013) Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania (del 2020) Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna dal 2024. Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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