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Kombucha: il nuovo probiotico ed elisìr della salute?

Il kombucha è una bevanda dolce e gassata a base di lievito, zucchero e tè fermentato. Ha una serie di potenziali benefici per la salute, tra cui la salute dell’intestino e la salute del fegato. Per fare il kombucha, il tè verde o nero zuccherato viene fermentato con una colonia simbiotica di batteri e lievito, altrimenti noto come SCOBY. Questo è composto da alcuni ceppi di lievito analoghi al lievito di birra (Zygosaccharomyces) e batteri (Acetobacter, Lactobacillus, ecc.); la presenza di cellule di lievito è responsabile della consistenza frizzante di questa bevanda. Il kombucha è conosciuto dalla letteratura dagli anni Novanta, ma alcune ricerche hanno iniziato a indicare i suoi possibili benefici per la salute umana solo a partire dal 2000.

Ci sono una serie di potenziali benefici per la salute di kombucha, ma per tutti non è stata trovata una conferma scientifica. Questi possono includere:

1. Salute intestinale
Il processo di fermentazione di kombucha significa che la bevanda è ricca di probiotici, una classe di batteri salutari che si trovano nell’intestino. Il consumo di probiotici può migliorare la salute intestinale generale. È stato scoperto che questi batteri aiutano a curare la diarrea e alcuni studi suggeriscono che potrebbero alleviare la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Sono necessarie ulteriori ricerche su come il kombucha migliora la salute dell’intestino, ma il legame tra i probiotici e la salute dell’intestino suggerisce che questa bevanda potrebbe supportare il sistema digestivo. Il legame tra i batteri sani nel sistema digestivo e la funzione immunitaria sta diventando più chiaro mentre più studi si concentrano sulla salute dell’intestino. Se i probiotici nel kombucha migliorano la salute dell’intestino, possono anche rafforzare il sistema immunitario.

2. Rischio di patologie tumorali
Vi sono prove crescenti che suggeriscono che bere kombucha potrebbe aiutare a ridurre il rischio di cancro. Uno studio del 2008 ha scoperto che il kombucha ha contribuito a prevenire la crescita delle cellule tumorali. Ulteriori ricerche nel 2013 hanno rilevato che il kombucha ha ridotto la sopravvivenza delle cellule tumorali. Entrambi gli studi suggeriscono che il kombucha potrebbe svolgere un ruolo nel trattamento o nella prevenzione del cancro. È importante notare che questi studi hanno esaminato gli effetti del kombucha sulle cellule tumorali in coltura. Sono necessarie ulteriori ricerche per vedere se le persone che bevono kombucha hanno un rischio ridotto di sviluppare tumori, specie a livello intestinale. Considerato che gli ultimi studi di laboratorio connettono positivamente la salute intestinale, l’assunzione di probiotici ed il rischio neoplastico, è possibile che il kombucha possa rappresentare un ennesimo ausilio naturale per prevenire i tumori dell’apparato digerente.

3. Malattie cardiovascolari
Alcuni studi nel 2012 e 2015 hanno scoperto che il kombucha aiuta a ridurre i livelli di colesterolo legati alle malattie cardiache. I livelli di colesterolo e le malattie cardiache sono anche influenzati dalla dieta, dall’esercizio fisico, dal peso, dalle abitudini di vita e dall’infiammazione. Tuttavia, la ricerche citate suggeriscono che bere regolarmente kombucha può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache. Allo stesso tempo, è importante notare che questi studi sono stati condotti in ratti da laboratorio; dunque non vi sono fondamenti definitivi al riguardo. Sono necessarie ulteriori ricerche per dimostrare che il kombucha riduce il rischio di malattie cardiache negli esseri umani. Considerato però che sia lo yogurt che il kefir ricchi di batteri probiotici, per analogia possiedono lo stesso effetto (Yang Z et al., 2010), è plausibile che il kombucha possa esercitare un effetto analogo.

4. Salute del fegato

Kombucha contiene antiossidanti che aiutano a combattere le molecole nel corpo che possono danneggiare le cellule. Diversi studi (Pauline et al. 2001; Murugesan et al. 2009; Bhattacharya S et al. 2011; Wang Y et al. 2014) hanno scoperto che il kombucha  è una bevanda ricca di antiossidanti e può ridurre l’effetto lesivo di certe tossine sul fegato (tetracloruro di carbonio, altri solventi industriali). Ciò suggerisce che il kombucha possa svolgere un ruolo importante nel promuovere la salute epatica e ridurre l’infiammazione di quest’organo. Ciò è una prerogativa per la corretta funzionalità dei fenomeni digestivi. Tuttavia, finora gli studi hanno coinvolti ratti; sono necessarie ulteriori ricerche per dire con certezza in che modo il kombucha può supportare la salute del fegato negli esseri umani.

5. Diabete di tipo 2

Kombucha può aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e aiutare nella gestione del diabete, essendo utile nella gestione principalmente del diabete di tipo 2. Due studi del (Aloulou A et al. 2012; Bhattacharya S et al. 2013) aveva evidenziato che il kombucha ha aiutato a gestire la glicemia nei ratti con diabete. Ancora una volta, sono necessarie ulteriori ricerche per dire con certezza se il kombucha può avere gli stessi benefici nella gestione del diabete di tipo 2 per gli esseri umani. Il kombucha è stato provato avere un effetto anti-infiammatorio ed antiossidante. Considerato che l’infiammazione e lo stress ossidativo sono due componenti presenti nel diabete o nelle sue complicanze, è probabile che tale bevanda possa risultare utile in tal senso.

6. Infezioni batteriche

Quando il kombucha viene fermentato, fra i prodotti in soluzione compare l’acido acetico, presente anche nell’aceto. Secondo studi iniziali, si riteneva che  il kombucha era in grado di uccidere una serie di batteri e aiutare a combattere alcune infezioni, proprio grazie alla presenza di acido acetico. Questo suggerì che potesse aiutare a prevenire le infezioni uccidendo i batteri che le causano, prima che vengano assorbiti dal corpo. In realtà la varietà di batteri presenti nella bevanda è direttamente responsabile dell’antagonismo verso molte specie Gram-negative (Bhattacharya D et al., 2014; 2016). il meccanismo antibiotico sembra risiedere nella produzione di sostanze antibatteriche da parte dei batteri stessi del kombucha (lantionine), prodotte da molte specie di fermenti lattici.

Non ci sono controindicazioni per l’assunzione di kombucha in via fai-da-te. Anche se le prove scientifiche non sono conclusive su alcune presunte proprietà salutistiche, il suo consumo moderato può in via generale essere considerato benefico per la salute generale dell’organismo.

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Bibliografia scientifica

Bhattacharya D et al. Curr Microbiol. 2016; 73(6):885-96.

Bhattacharya D et al. Lett Appl Microbiol. 2017 Nov 29.

Bellassoued K et al. Pharm Biol. 2015; 53(11):1699-709.

Baschali A et al. Nutr Res Rev. 2017 Jun; 30(1):1-24.

Aloulou A et al. BMC Complement Altern Med. 2012; 12:63.

Bhattacharya S et al. Pathophysiology 2011; 18(3):221-34.

Yang Z et al. Appl Biochem Biotechnol. 2010; 160(2):446-55.

Murugesan GS et al. J Microbiol Biotechnol. 2009; 19(4):397.

Pauline T et al. Biomed Environ Sci. 2001 Sep; 14(3):207-13.

Sreeramulu G et al. Nutrition 2000 Sep; 16(9):755-61.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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