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Il segnale degli estrogeni nel tumore del polmone nei non-fumatori: una nuova possibilità terapeutica o preventiva?

La causa principale del cancro ai polmoni è il fumo. Tuttavia, l’incidenza del cancro ai polmoni tra i non fumatori è in costante aumento, soprattutto tra le donne. Mentre a circa l’80% dei pazienti affetti da cancro al polmone che non fumano vengono prescritte terapie mirate focalizzate sulle mutazioni delle proteine ​​come ERBB2 e ALK, i restanti pazienti spesso ricevono chemioterapia citotossica con elevati effetti collaterali e tassi di risposta relativamente bassi, evidenziando l’urgente necessità di terapie mirate. terapie. Ora, gli scienziati del Chemical Life Convergence Research Center presso il Korea Institute of Science and Technology (KIST), hanno chiarito la sovraespressione delle vie di segnalazione degli estrogeni in specifici casi di cancro ai polmoni coreani non fumatori utilizzando l’analisi multi-omica e hanno proposto la terapia antitumorale il farmaco saracatinib come agente terapeutico mirato.

La multi-omica integra varie informazioni molecolari, con la proteomica che presenta una sfida particolare a causa della necessità di analizzare piccole quantità di proteine ​​senza perdita, tipicamente su scala di microgrammi. Il team di ricerca ha ottenuto campioni di tessuto da 101 pazienti coreani con cancro ai polmoni non fumatori, senza obiettivi di trattamento identificati tra 1.597 pazienti che hanno visitato il National Cancer Center negli ultimi dieci anni e ha distribuito informazioni cliniche, dati genomici, trascrittomici, proteomici e fosfoproteomici a ciascuna analisi omica. metodo di riferimento reciproco. In particolare, l’analisi proteomica ha misurato una media di oltre 9.000 proteine ​​e 5.000 proteine ​​fosforilate per campione utilizzando solo 100 μg di proteine (un decimo di mg), ovvero il 10% della quantità richiesta per l’analisi proteica convenzionale, utilizzando tecniche di marcatura isotopica.

L’analisi delle mutazioni genetiche e delle vie di segnalazione cellulare ha rivelato che mutazioni driver di geni noti per essere associati al cancro, come STK11 ed ERBB2, sono state osservate nei tessuti di pazienti affetti da cancro ai polmoni non fumatori. Inoltre, mentre la via di segnalazione degli estrogeni è risultata sovraespressa, non sono stati riscontrati cambiamenti significativi nei recettori degli ormoni estrogeni. L’aumento della segnalazione degli estrogeni è stato associato ad alterazioni proteogenomiche, come delezioni del numero di copie nei cromosomi 14 e 21, mutazione STK11 e ipometilazione del DNA dei geni LLGL2 e ST14. Sulla base di ciò, saracatinib, un inibitore della segnalazione sub-estrogenica più specifico però contro la tirosina chinasi c-Src, ha mostrato un significativo effetto di morte cellulare quando applicato a cellule con mutazioni in STK11 ed ERBB2, rispetto al gruppo di controllo senza tali mutazioni.

Il saracatinib qui è stato definito sub-estrogenico perché non mostra antagonismo diretto verso il recettore estrogeno ER-alfa. Questo, tuttavia, si trova complessato di base con c-Src e proteine accessorie come Hsp90. L’interazione estrogeno-ER alfa attiva c-Src, che prepara così le risposte cellulari. In presenza di saracatinib, però, ciò ha meno probabilità di verificarsi. Basandosi su ciò, il gruppo di ricerca sta sviluppando una tecnica diagnostica molecolare per discriminare i pazienti con espressione specifica delle vie di segnalazione degli estrogeni tra i pazienti affetti da cancro ai polmoni che non fumano. Inoltre, hanno in programma di condurre studi preclinici sugli effetti terapeutici di saracatinib su modelli animali di cancro al polmone non fumatori in collaborazione con il National Cancer Center.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

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Zhao D, Fan J, Peng L et al. Tumori. 2022; 108(1):12-18.

Byeon S et al. Clin Lung Cancer. 2020; 21(3):e182-e190.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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