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Colesterolo alto in gioventù: un fattore predisponente per l’aterosclerosi nell’età adulta

L’aterosclerosi rappresenta una delle principali cause di malattie cardiovascolari, inclusi infarto e ictus. Tradizionalmente, i fattori di rischio legati all’aterosclerosi, come l’ipertensione, l’obesità e il colesterolo alto, sono stati associati all’età adulta. Tuttavia, una crescente mole di ricerche indica che anche livelli elevati di colesterolo durante l’infanzia e l’adolescenza possono influenzare significativamente lo sviluppo dell’aterosclerosi in età avanzata. Un nuovo studio ha rivelato che il colesterolo alto durante i primi anni di vita potrebbe predisporre una persona a sviluppare placche aterosclerotiche dannose in età adulta, aumentando così il rischio di malattie cardiovascolari. In questo articolo, esploreremo come il colesterolo alto in giovane età influisca sulla salute cardiovascolare nel lungo termine, l’importanza della prevenzione precoce e le strategie per ridurre il rischio di aterosclerosi.

Quando i livelli di colesterolo LDL sono elevati, esso può accumularsi nelle pareti delle arterie, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. Queste placche, composte da colesterolo, grassi e altre sostanze, restringono e irrigidiscono le arterie, ostacolando il flusso sanguigno. Nel tempo, l’aterosclerosi può portare a complicazioni gravi, come l’ostruzione completa delle arterie o la formazione di coaguli di sangue che possono causare infarti e ictus. Fino a poco tempo fa, la maggior parte degli sforzi per prevenire l’aterosclerosi e le malattie cardiovascolari si concentrava sugli adulti, poiché il colesterolo alto veniva principalmente considerato un problema legato all’invecchiamento. Tuttavia, nuovi studi suggeriscono che l’esposizione a livelli elevati di colesterolo già durante l’infanzia e l’adolescenza può accelerare il processo aterosclerotico, predisponendo gli individui a malattie cardiovascolari precoci.

Uno studio condotto da un team di ricercatori del National Institutes of Health (NIH) ha seguito un gruppo di bambini e adolescenti per diversi decenni, monitorando i loro livelli di colesterolo e altri parametri di rischio cardiovascolare. I risultati hanno mostrato che i partecipanti con livelli elevati di colesterolo LDL durante l’infanzia erano significativamente più propensi a sviluppare placche aterosclerotiche in età adulta, indipendentemente dal fatto che il loro colesterolo fosse gestito o normalizzato più tardi nella vita. Questo studio ha fornito prove convincenti del fatto che l’inizio precoce del danno arterioso può avere conseguenze a lungo termine, suggerendo che l’accumulo di colesterolo nelle arterie inizia molto prima che i sintomi delle malattie cardiovascolari diventino evidenti. Di conseguenza, il colesterolo alto durante l’adolescenza deve essere riconosciuto come un importante fattore di rischio da affrontare sin dalle prime fasi della vita.

Una delle caratteristiche più preoccupanti dell’aterosclerosi è che spesso progredisce in modo silente per decenni prima di manifestarsi con sintomi evidenti. Durante l’infanzia e l’adolescenza, le placche possono cominciare a formarsi nelle arterie senza causare alcun disturbo evidente. Tuttavia, queste placche iniziali possono continuare a crescere lentamente nel corso degli anni, fino a quando l’arteria diventa gravemente ristretta o ostruita, provocando infarti, ictus o altre complicazioni cardiovascolari. Uno studio pubblicato su The Lancet ha esaminato le arterie coronarie di giovani adulti deceduti per cause non correlate alle malattie cardiovascolari. Sorprendentemente, i ricercatori hanno trovato segni precoci di aterosclerosi, con placche presenti in oltre il 50% dei soggetti di età compresa tra i 20 e i 30 anni. In molti casi, questi individui avevano livelli elevati di colesterolo già durante l’infanzia.

Questi risultati indicano che l’aterosclerosi può iniziare molto prima di quanto si pensasse e sottolineano l’importanza di monitorare e gestire i livelli di colesterolo fin dall’infanzia. La prevenzione precoce e l’intervento tempestivo potrebbero prevenire o ritardare lo sviluppo di placche aterosclerotiche e ridurre significativamente il rischio di eventi cardiovascolari in età adulta. Sebbene il colesterolo alto nei bambini possa essere influenzato da una combinazione di fattori genetici e ambientali, alcuni individui sono particolarmente a rischio. Tra i fattori genetici, la ipercolesterolemia familiare è una delle condizioni più comuni associate a livelli estremamente elevati di colesterolo fin dalla nascita. Questa malattia ereditaria, che colpisce circa 1 persona su 250, provoca livelli molto elevati di colesterolo LDL a causa di mutazioni che alterano il metabolismo del colesterolo.

I bambini con ipercolesterolemia familiare hanno un rischio particolarmente alto di sviluppare aterosclerosi precoce se non vengono trattati tempestivamente. Anche i fattori ambientali, come una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri, uno stile di vita sedentario e l’obesità, possono contribuire all’aumento del colesterolo nei giovani. Secondo l’American Heart Association, la prevalenza dell’obesità infantile è in aumento, e questa condizione è strettamente correlata a livelli elevati di colesterolo e ad altri fattori di rischio cardiovascolare. Per prevenire lo sviluppo di aterosclerosi in età adulta, è cruciale identificare e gestire i livelli di colesterolo alto già durante l’infanzia e l’adolescenza. Le linee guida più recenti raccomandano uno screening del colesterolo per tutti i bambini tra i 9 e gli 11 anni e di nuovo tra i 17 e i 21 anni, con uno screening più precoce per i bambini con storia familiare di ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari.

Alcune strategie chiave per la prevenzione includono:

  • Promozione di una dieta equilibrata: Una dieta sana, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi insaturi, può aiutare a mantenere bassi i livelli di colesterolo. È importante ridurre il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi e trans, come i cibi fritti e i dolci confezionati.
  • Attività fisica regolare: L’esercizio fisico regolare è fondamentale per mantenere un cuore sano e ridurre il colesterolo. Gli esperti raccomandano almeno 60 minuti di attività fisica moderata al giorno per i bambini e gli adolescenti.
  • Controllo del peso: L’obesità è un fattore di rischio significativo per il colesterolo alto e le malattie cardiovascolari. Mantenere un peso sano attraverso una dieta equilibrata e l’esercizio fisico può ridurre il rischio di aterosclerosi.
  • Terapia farmacologica: Nei casi di ipercolesterolemia familiare o di colesterolo gravemente elevato che non può essere gestito solo attraverso la dieta e l’esercizio fisico, i medici possono raccomandare l’uso di farmaci ipolipemizzanti, come le statine, anche nei bambini. Questi farmaci possono ridurre significativamente i livelli di colesterolo LDL e rallentare la progressione dell’aterosclerosi.

Monitorare e gestire i livelli di colesterolo fin dall’infanzia, insieme a promuovere uno stile di vita sano, potrebbe essere la chiave per prevenire milioni di casi di malattie cardiovascolari in futuro.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Gidding SS, Allen NB et al. (2016). JAMA Cardiol, 1(1), 10-17.

Daniels SR, Greer FR. (2008). Pediatrics, 122(1), 198-208.

McGill HC. Jr et al. (2000). Circulation, 102(4), 374-379.

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