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La chirurgia bariatrica può preservare la salute renale in modo più efficace dei farmaci GLP-1

Introduzione

L’obesità è una condizione cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per molte malattie, inclusa l’insufficienza renale cronica (CKD). Il peso corporeo eccessivo può contribuire direttamente al deterioramento della funzione renale attraverso diversi meccanismi, tra cui l’ipertensione, il diabete di tipo 2, e l’aumento dell’infiammazione sistemica (Navaneethan et al., 2010). Negli ultimi anni, le opzioni di trattamento per l’obesità si sono evolute, includendo la chirurgia bariatrica e farmaci innovativi come gli agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1). Sebbene entrambe le strategie possano favorire la perdita di peso e migliorare gli esiti metabolici, studi recenti suggeriscono che la chirurgia bariatrica possa essere più efficace nel preservare la salute renale rispetto ai farmaci GLP-1.

Meccanismi di azione della chirurgia bariatrica e dei farmaci GLP-1

La chirurgia bariatrica, nota anche come chirurgia metabolica, include procedure come il bypass gastrico e la gastrectomia a manica. Queste procedure riducono drasticamente l’assunzione di cibo e favoriscono cambiamenti ormonali che influenzano la regolazione del metabolismo (Rubino et al., 2016). Oltre alla perdita di peso, la chirurgia bariatrica ha dimostrato di migliorare significativamente il controllo glicemico, ridurre la pressione sanguigna e abbassare i livelli di infiammazione, tutti fattori che contribuiscono al mantenimento della funzione renale (Ikramuddin et al., 2018). Liraglutide e semaglutide agiscono aumentando la secrezione di insulina, riducendo l’appetito e promuovendo la perdita di peso. Questi farmaci sono stati particolarmente efficaci nel migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2 e hanno dimostrato di avere un ruolo protettivo contro i danni renali (Tuttle et al., 2019). Tuttavia, la perdita di peso indotta dai GLP-1 è generalmente più moderata rispetto a quella ottenuta con la chirurgia bariatrica.

Salute Renale: chirurgia bariatrica vs. GLP-1

Uno studio pubblicato da Cohen et al. (2021) ha confrontato gli effetti della chirurgia bariatrica e dei farmaci GLP-1 sulla salute renale in pazienti obesi con o senza diabete di tipo 2. I risultati hanno dimostrato che i pazienti che si erano sottoposti a chirurgia bariatrica avevano una riduzione più marcata del rischio di sviluppare malattie renali croniche rispetto a quelli trattati con farmaci GLP-1. In particolare, la chirurgia bariatrica è stata associata a una riduzione più significativa dell’albuminuria (una misura della perdita di proteine nelle urine, indicativa di danno renale) e a un rallentamento del declino della velocità di filtrazione glomerulare (GFR), un indicatore chiave della funzione renale (Hanna et al., 2019). Questo vantaggio potrebbe essere attribuito a una maggiore e più rapida perdita di peso ottenuta attraverso la chirurgia, oltre a effetti metabolici che vanno oltre la semplice riduzione della massa corporea, come una diminuzione dell’ipertensione e miglioramenti più sostenibili nel controllo glicemico (Chang et al., 2014). Inoltre, la chirurgia bariatrica ha mostrato effetti anti-infiammatori superiori, che possono giocare un ruolo cruciale nella protezione della funzione renale a lungo termine (Gletsu-Miller et al., 2009).

Considerazioni cliniche

Sebbene i farmaci GLP-1 rappresentino una valida opzione per i pazienti che non possono sottoporsi a interventi chirurgici o che preferiscono una strategia meno invasiva, la chirurgia bariatrica sembra offrire una protezione renale superiore, in particolare nei pazienti con obesità grave o diabete non controllato. Tuttavia, la scelta del trattamento deve essere personalizzata in base alle condizioni cliniche individuali del paziente, ai rischi associati alla chirurgia e alla preferenza personale.

Conclusioni

La chirurgia bariatrica offre benefici significativi per la salute renale rispetto ai farmaci GLP-1, specialmente nei pazienti con obesità grave e comorbilità come il diabete di tipo 2. Gli effetti duraturi della chirurgia sul controllo glicemico, la riduzione della pressione sanguigna e il miglioramento della funzione renale ne fanno un’opzione terapeutica efficace per la prevenzione del danno renale. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi alla base di queste differenze e per ottimizzare la scelta terapeutica per i pazienti con obesità e malattie renali preesistenti.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Chang SH et al. (2014). JAMA Surgery, 149(3), 275-287.

Cohen RV et al. (2021). JAMA Network Open, 4(4), e216436.

Hanna A et al. (2019). Kidney International, 95(6), 1218-25.

Ikramuddin S et al. (2018). JAMA Surgery, 153(3), 217-225.

Rubino F, Nathan DM et al. (2016). Diab Care, 39(6), 861-877.

Tuttle KR et al. (2019). Diab Obes Metab, 21(8), 1972-1980.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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