Malattie allergiche come asma, dermatite atopica e allergie alimentari sono aumentate di frequenza negli ultimi anni. Le allergie alimentari in particolare colpiscono milioni di persone in tutto il mondo; sono solitamente causate dall’ipersensibilità del sistema immunitario a sostanze innocue presenti negli alimenti e nell’ambiente. Per comprendere meglio come queste allergie possono essere trattate, diamo un’occhiata a un interessante meccanismo antiallergico nelle nostre cellule. Nell’intestino, le cellule dendritiche specializzate (DECs) producono un enzima chiamato RALDH2 (retinaldeide deidrogenasi 2) che converte il retinale, una sostanza chimica derivata dalla vitamina A, in acido retinoico. Questo acido retinoico promuove quindi lo sviluppo di cellule T regolatrici, un tipo di cellula immunitaria che può sopprimere la risposta immunitaria osservata nelle allergie. Chiaramente, RALDH2 svolge un ruolo importante nella lotta alle allergie alimentari.
I flavonoidi sono sostanze chimiche presenti in vari frutti e verdure che sono note per avere effetti antiallergici e si dimostrano promettenti come trattamenti naturali per le allergie; tuttavia, ci sono flavonoidi che possono aumentare i livelli di RALDH2 nei DEC? Questa è stata la domanda a cui ha risposto un gruppo di ricercatori della Tokyo University of Science (TUS). Nel loro studio, gli autori hanno esaminato circa 40 diversi flavonoidi naturali per vedere se aumentavano i livelli di RALDH2 nelle DECs. Il più efficace di questi era un composto naturale chiamato kaempferolo, che hanno scelto di studiare ulteriormente. Il kaempferolo è un flavonoide si trova in una varietà di alimenti come cavolo riccio, fagioli, thè, spinaci e broccoli. È anche uno dei flavonoidi più studiati per i suoi effetti benefici sul corpo umano. I ricercatori hanno osservato che il trattamento con kaempferol ha aumentato l’espressione e l’efficienza di RALDH2 nelle DECs.
Inoltre, si è scoperto che le DECs trattate con kaempferol promuovono lo sviluppo delle cellule T regolatrici, sottolineandone il ruolo nel controllo della risposta immunitaria. Per comprendere l’esatto meccanismo coinvolto in questo processo, si sono concentrati su un recettore intracellulare chiamato recettore degli idrocarburi arilici (AhR) che è bersaglio di molti composti aromatici naturali e sintetici. I loro esperimenti sui DEC hanno suggerito che il kaempferolo agisce come antagonista dell’AhR, che a sua volta accelera lo sviluppo delle cellule T regolatrici. Il passo successivo è stato quello di esaminare i fattori che influenzano il gene Aldh1a2, che in realtà produce Radlh2. In passato, il team ha riferito che PU.1 e IRF-4 erano fattori di trascrizione chiave che regolavano il gene Aldh1a2 nelle cellule dendritiche; nella presente ricerca hanno scoperto che PU.1 e IRF-4 erano potenziati nelle cellule dendritiche stimolate con kaempferolo.
Per vedere come il kaempferolo influenzava le risposte immunitarie negli organismi viventi, i ricercatori hanno indotto allergie nei topi utilizzando la proteina OVA (ovalbumina) presente negli albumi d’uovo. Hanno scoperto che la somministrazione di kaempferolo a questi topi ha alleviato i loro sintomi allergici. La precedente somministrazione di kaempferolo ha prodotto una rapida diminuzione della febbre e della diarrea indotte dlla OVA. Questi risultati indicano che questo flavonoide è un trattamento naturale molto promettente per le allergie alimentari. Tuttavia, gli autori notano che sono necessari ulteriori studi, soprattutto con cellule umane, per replicare questi risultati e utilizzare effettivamente il kaempferolo come medicinale per le allergie. Mentre questo studio si è concentrato sul ruolo del kaempferolo nella riduzione dell’infiammazione, i flavonoidi nel loro insieme sono composti antiallergici molto promettenti.
Innanzitutto perché sono presenti in un’ampia varietà di alimenti di facile accesso. Secondo, alcuni antiallergici usati in passato ed ancora oggi hanno nella loro struttura la struttura flavonica o cromonica. Stiamo parlando del cromoglicato sodico (Nalcrom) e del nedocromyl (Tilade o Alocril), usati come stabilizzatori dei mastociti nelle sindromi asmatiche. Sebbene ci sono alcuni dati al riguardo, non ci sonon comferme che questi composti agiscono come induttori della maturazione orientativa dei linfociti. Essi, infatti, agiscono su bersagli diversi dal kaempferolo, come il recettore di superficie GPR35, la proteina chinasi calcio-lipide dipendente (PKC) e la proteina vescicolare annessina A1. Gli autori suggeriscono che la struttura chimica dei flavonoidi può svolgere un ruolo nella loro capacità di accelerare lo sviluppo delle cellule T regolatrici. Ciò ha implicazioni significative sul modo in cui trattiamo le allergie; ovvero una dieta a base di alimenti contenenti elevate quantità di flavonoidi potrebbe fungere da rimedio naturale per alleviare i sintomi allergici, sottolineando l’importanza di integrare la dieta quotidiana con flavonoidi.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
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