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Perdere peso in età avanzata? Si, con più proteine ma senza perdere le ossa

I geriatri hanno dibattuto a lungo su come raccomandare una sicura e salutare perdita di peso agli adulti o agli anziani in sovrappeso, poiché la perdita eccessiva di massa può portare ad una perdita di sia muscolare che ossea. Una dieta ricca di proteine ed ipocalorica può aiutare gli adulti obesi a perdere non solo peso, ma a mantenere la massa muscolare ed evitare una pericolosa perdita di massa ossea. Questa è la conclusione di un nuovo trial clinico randomizzato condotto dalla dottoressa Kristen Beavers della Wake Forest University. Il suo team ha pubblicato i risultati in quattro lavori pubblicati adesso sulle riviste Journals of Gerontology – Medical Sciences, l’American Journal of Clinical Nutrition e su Annals of Nutrition and Metabolism. Lo studio ha inteso a quantificare i rischi di un non-intervento rispetto ad un gruppo di soggetti che perdevano peso a fronte di un altro gruppo stabilizzato nella dieta. Per lo studio, 96 soggetti ultrasessantacinquenni sono stati casualmente assegnati ad uno dei due gruppi: al primo con un piano semestrale di pasti ipo-calorici con un introito proteico maggiore di 1g/kg di peso, con supplementi di calcio e vitamina D; l’altro, un gruppo con stabilità di peso e un introito proteico di 0.8g/Kg di peso, che è il minimo raccomandato dalle linee guide governative.

Il piano sperimentale ha preferito non includere l’esercizio fisico, perchè molti adulti o anziani sovrappeso sono incapaci di  eseguire il volume di esercizio e le intensità richieste a preservare sia i muscoli che lo scheletro. Una volta completato il programma sperimentale, si ricercatori hanno constatato che i partecipanti avevano perso 8 Kg, la maggior parte dei quali come grasso (87%) e avevano conservato la massa muscolare. Il grasso perso è stato quello intorno allo stomaco, le anche, le cosce e i lombi, che sono zone importanti per il controllo del rischio cardiovascolare e/o cardio-metabolico associato, come quello del diabete. Il gruppo di controllo aveva appena perso quasi mezzo chilo. Ingenerale, il miglioramento nei profili plasmatici per glucosio e trigliceridi è stato associato ad una perdita di massa gassa nelle regioni più “femminili” (ginoidi) e “maschili” (androidi), particolarmente a livello viscerale. Anche quando i partecipanti hanno perso peso, hanno mantenuto la massa ossea. Infatti il punteggio trabecolare osseo (TBS), una misura dmassa muscolareella qualità dell’osso e che predice il rischio di fattura, è sembrato migliorare. Oltre alla muscolatura netta, infatti, è comune perdere proteine anche dalle ossa, non solo il calcio.

La ossa sono fatte anche di proteine e la perdita di una loro quota può condurre le persone ad osteopenia. Il punteggio dei partecipanti relativo all’indice di invecchiamento sano (Healthy Aging Index), che misura dei biomarkers che predicono mortalità e longevità, sono migliorati di 0.75 punti. In precedenza la Dr.ssa Beavers ha condotto ricerche più piccole, nelle quali aveva trascurato di includere un piano di pasti salutari iper-proteici e a basso contenuto di calorie per la perdita di peso. Comunque, le dimensioni del suo ultimo campione l’hanno condotta a ricercare una soluzione semplice ed economica. Lei ed il suo gruppo hanno dichiarato che qualsiasi dieta iperproteica ma a basso contenuto di calorie funziona. Nel caso presente, tutti i partecipanti hanno rispettato il piano proposto. Il gruppo che avrebbe dovuto perdere peso, ha seguito il piano iperproteico, a basse calorie e tutto a di tipo sostitutivo, due pasti con proteine magre e verdure, con un solo snack come merenda. Il gruppo di stabilità ha frequentato lezioni di  educazione alla salute, essendo stati incoraggiati a mantenere la loro dieta di base e le normali attività quotidiane.

La Dr.ssa Beavers, professoressa associata di Salute e Medicina dello Sport, nonché caporicerca, ha spiegato: “Di solito i medici esitano a raccomandare una perdita di peso drastica, per paura di far incorrere il soggetto in perdita muscolare e soprattutto ossea, che potrebbero causare problemi di mobilità e soprattutto rischio fratture o lesioni La nostra ricerca suggerisce che una dieta ricca di proteine ma ipocalorica, può dare agli adulti avanti con l’età un beneficio alla salute dovuto alla perdita di peso. Con l’aggiunta che riescono a mantenere il trofismo muscolare e osseo che servirà loro ad una migliore qualità di vita, mano a mano che vanno avanti con l’età”.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Serra MC et al. Ann Nutr Metab. 2019 Feb 12; 74(2):149-155.

Weaver AA et al.  Am J Clin Nutr. 2019 Feb 1; 109(2):478-486.

Beavers KM et al. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2018 Jun 21.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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